Scoprire di disporre di una grandissima forza.
Scoprire di potercela fare da sola in qualunque caso, scoprire di riuscire a trovare soluzioni una volta impensabili, scoprire di essere individui completi mentre si gioca con tutto il resto senza che nulla diventi veramente indispensabile. Scoprire di avere un equilibrio molto più stabile di quello che si pensava, scoprire di amare la propria femminilità anche se un po' strana, scoprire di saper vivere a contatto con gli altri, di saperne accettare fasi e ragionamenti, seppure immensamente diversi dai propri.
Scoprire che la propria evoluzione, la crescita, non si ferma mai e divenire consapevoli di non averne affatto paura.
Beh, una bella presa di coscienza: viva la nostra forza :)
ReplyDeleteMoz-
Esatto Moz, ne abbiamo molta di più di quello che crediamo.
DeleteUn ottimo lavoro, lo adoro...e condivido le tue riflessioni :)
ReplyDeleteBuona serata
Gianmarco
Grazie tante Gianmarco, spero di poterti seguire meglio adesso.
DeleteMi ricorda un po' le locandine dei film giapponesi degli anni '70 ambientati all'epoca dei samurai, quando ancora le locandine erano dipinte a mano da artisti e non semplici fotografie.
ReplyDeleteÈ un complimento grandissimo questo!
DeletePensavo di farne altri sullo stesso stile, vedremo. :)
Un saluto, Ariano!
Sempre importante poter prendere coscienza di quanto si vale e della persona che si è diventati.
ReplyDeleteOrmai penso sia la cosa fondamentale per poter rapportarsi in modo sano sia con se stessi che con gli altri, senza manie di protagonismo ma con utile consapevolezza.
DeleteMolto bello, Alessia. Ma avevo già apprezzato anche il work in progress su facebook.
ReplyDeleteGrazie Ivano, contenta che anche il finale non ti abbia deluso!
DeleteLe tue riflessioni rappresentano sempre in pieno gli stati d'animo dei tuoi lavori, e lavorare sulla forza è sempre un buon punto di partenza... auguri ^^
ReplyDeleteGrazie sempre per le parole, Lola. Come va?
Delete"Scoprire che la propria evoluzione, la crescita, non si ferma mai e divenire consapevoli di non averne affatto paura". Per me questo è un gol, in rovesciata, da 30 metri, con il vento contro, mentre piove. E chi se ne frega se tutto il pubblico stava guardando altrove.
ReplyDeleteInnanzitutto benvenuto e poi grazie infinite per il tuo pensiero.
DeleteAlla fine ognuno ha il proprio percorso ed imparare a comprendersi non è semplice ma rimane fondamentale e quasi nessun altro a parte noi stessi potrà capirne il flusso e l'andamento, men che meno le conclusioni.