An - il dio del Cielo e del Firmamento.

Alessia H.V.,'An - The Sky-God', pencil and watercolour on paper, 2015.

Eccomi inaspettatamente a riproporre un soggetto legato all'Epopea di Gilgamesh!
Dico inaspettatamente perché in realtà non avevo programmato di tornarci su a breve termine, eppure l'altro giorno nell'impazienza di muovere i pennelli un po' a caso dopo gli ultimi disegni già ampiamente tracciati, mi sono ritrovata a volere di primo acchito riprendere il soggetto di Enlil (come avevo espresso nel post dedicato - vedi link ai piedi dell'articolo -, infatti, tra me e lui non è finita lì ma sono ancora alla ricerca della sua rappresentazione ideale), ma mano a mano che con il colore azzurro a matita tracciavo i lineamenti del viso per avere una linea guida - di fatti soltanto viso, capelli e collo sono stati lievemente accennati, il resto è stato affidato ai pennelli - mi sono resa conto che 'non poteva essere Enlil', perché la sua sostanza era già immensamente più eterea e meno furiosa o imponente. Così dopo qualche ipotesi ho capito di aver rappresentato An, il dio del Cielo e del Firmamento, sposo di Antu e padre di Ishtar.

Nelle mie idee iniziali risalenti a qualche mese fa volevo rappresentare la coppia celeste insieme, però lui m'è venuto fuori da solo e non ho voluto contraddirlo; in fondo penso sia interessante anche l'idea di dedicare ad Antu un portrait tutto suo, in modo da creare un'immagine sposa di questa qui!

Tornando ad An fondamentalmente si tratta del re degli dei e nell'Epopea ricordo che mi appariva alla mente insieme alla moglie come una presenza  evanescente ma quasi costante; l'episodio che lo riguarda è lo stesso che ho rappresentato quando mi sono occupata di Ishtar, ovvero quello del Toro Celeste.
Fondamentalmente, infatti, la figlia adirata dal rifiuto di Gilgamesh si rivolge al padre pregandolo di donarle il Toro celeste da inviare ad Uruk per punire l'uomo, ma An da padre, da dio e da giusto la rimprovera dicendole che il rifiuto ed il ribrezzo di Gilgamesh sono ben giustificati dal suo stesso capriccioso e volitivo comportamento; Ishtar quindi sfida il padre e lo minaccia dicendogli che se le avesse negato la vendetta ella avrebbe richiamato il mondo degli Inferi alla superficie provocando il caos e la distruzione degli uomini. 
An, quindi, per scongiurare il peggio si ritrova costretto ad assecondare l'ira della figlia ma ad una specifica condizione: all'arrivo del Toro sarebbero seguiti sette anni di carestia ad Uruk e lei avrebbe dovuto aiutare gli uomini a sopravvivere raccogliendo grano e bestiame per nutrirli. Ishtar accetta ed il resto è storia. 

Bene, spero vi sia risultato interessante anche questo appuntamento con l'Epopea.
Se vi foste persi i capitoli precedenti eccoveli qui di seguito:

Sottolineo che per queste raffigurazioni sto basandomi esclusivamente su un immaginario personale, quindi non c'è una vera e propria documentazione storico-artistica riguardo le rappresentazioni di questi dei ed eroi.

Buon fine settimana, 
a presto!

Comments

  1. Bellissimo!
    Mi ha sempre interessato i miti di quell'epoca babilonese/mesopotanica. Ma di An sapevo poco, a dir il vero.
    Brava come sempre.
    Il disegno un che di cristologico, ma allo stesso tempo mi ricorda Jared Leto eheheh

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    1. Io ne so poco pure, nel senso che è tutto limitato all'Epopea momentaneamente! :D
      Poverino, gliene sono arrivate di tutti i colori oggi! :°D
      Grazie Esimio!

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  2. Molto Gesù :D
    La barba mi piace tantissimo, un disegno etereo ma massiccio. Bravissima !

    Moz-

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    1. Il problema è che Gesù aveva una faccia molto tipica dell'epoca almeno stando a come lo rappresentano! :°D
      Grazie Moz, la barba è una delle cose di cui vado più fiera!

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  3. L'azzurro e l'uso dell'acquerello donano una trasparenza straordinaria alla divinità

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    1. Grazie Ariano!!
      Infatti non ho voluto mettere troppo proprio perché volevo mantenere questa sorta di leggerezza!

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  4. Un dio un po' figlio dei fiori ahaha! Molto bello comunque. Azzeccatissimo come sempre il rapporto dei colori. Dà davvero l'idea della trasparenza del cielo :)

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    1. Grazie Ivano, anche se potrebbe essere anche un metallaro vista la barba ed i capelli molto lunghi! :D

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  5. Appena ho visto il disegno ho pensato "tò, che bel ritratto di Concita Wurst! "
    Poi ho letto e ...ops! Ho sbagliato tutto!

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    1. Senza offesa per nessuno non penso le avrei mai dedicato un ritratto perché so a malapena chi è e cosa fa! :°D
      Spero che ti sia piaciuta ugualmente l'idea, però! ^^

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  6. Davvero bello.. mi piace come hai realizzato questa figura!

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  7. ...nell'impazienza di muovere i pennelli un po' a caso? Non si direbbe proprio....

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    1. Grazie Obs, lo prendo come un grosso complimento! :D
      Mi riferivo al fatto che in disegni come il sottostante(la bestia del sole) ho dovuto seguire linee più precise e il disegno fra l'altro era già tracciato da circa un mese, perciò rispetto a questo qui che ho improvvisato sul momento ero 'meno libera' di andare dove volevano i pennelli! ^_^

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  8. Ahahah! Leggendo i commenti precedenti sono scoppiata a ridere! XD E davvero An ricorda sia la figura cristologica che la Wurst, su Leto ho più dubbi! :D
    Credo che, volenti o meno, certe iconografie (in questo caso la rappresentazione cristologica) facciano parte del nostro bagaglio di occidentali e quindi mi sembra pure normale intravedere una rassomiglianza. Però... questo è un dio coi capelli al vento che sembrano disegnare lo stesso cielo, ha un volto che ha poco di umano nell'espressione, è distante e superno, come un dio deve essere.
    Brava, perché hai reso un'idea con pochi tratti e una gamma di colori ristretta. Però... cosa rappresentano quei simboli/fiori alla dx della tavola? Sai che son curiosa :P
    Bello, piaciuto tanto questo tuo An!
    Buona domenica Alessia, a presto!!! ^_^

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    1. Glò... ti ringrazio infinitamente! :°D
      Sia per avere analizzato non solo il disegno ma anche tutta la questione delle somiglianze che può richiamare, sia per avergli riconosciuto la sua diversità rispetto a queste. Quindi hai una grazie immenso da parte mia! ^^

      I simboli che sono a destra richiamano anche i gioielli che ho disegnato a Gilgamesh nella barba o gli orecchini di Ishtar o anche la collana di Enlil, sono un mio modo di rappresentare i gioielli antichi e quindi è come se fossero un simbolo stesso puramente personale dell'Antico. ^^
      Un abbraccio!

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  9. che bello....!!!
    con la sua immagine che sembra formarsi tra uno sprazzo di tramonto, una visione di galassie lontane, tra un banco di nubi abbracciate a momenti di cielo...
    Bello bello bello

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    1. Grazie Rabbino! *_*
      Non ho parole, sul serio!!
      Grazie!

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  10. Preferisco mille volte vederci Conchita Wurst che il Nazareno... almeno la prima non mi spaventa. ;) Molto bello, quasi magico!

    Ispy 2.0

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    1. Grazie Ispy! D'altronde è sempre una divinità, quindi è importante per me ti abbia dato la sensazione di 'magia'! *_*

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  11. Non so perchè, ma mi fa venire in mente Conchita Wurz...
    Comunque interessante la teologia babilonese che hai riportato.

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    1. Ahaha Marco, non sei il primo ad affibbiargli questa somiglianza! :D
      Sarà che per me vedere gente con capelloni e barba è una cosa normale, comunque ho sempre pensato a queste caratteristiche 'facciali' come qualcosa che riguarda l'antico, visto che erano molti gli uomini ed i guerrieri delle antiche civiltà, come anche re, che portavano lunghi capelli e barba! ^^

      Grazie comunque! Non che ne sappia moltissimo, mi baso solo su quello che ho letto con l'Epopea! ^^
      Ciao Marco!

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    2. In realtà per esempio i romani portavano capelli corti ed erano sbarbati.

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    3. Infatti se dovessi specificatamente rappresentare un romano mi verrebbe subito in mente il tipo di descrizione che ne fai tu, ma ad esempio nel caso delle rappresentazioni che riguardano Gilgamesh si sottolinea la barba lunga e ornata e a vedere anche le rappresentazioni di Enlil o di An/Anu c'è la stessa caratteristica. I capelli sono un po' più corti, ma onestamente mi piace prendere delle 'licenze poetiche' - come fra l'altro specificato nel post - che riguardano la mia personale immaginazione (e poi i capelli lunghi negli uomini li trovo molto belli e nobili come capigliatura)!
      Che poi anche a vedere statue di Zeus o Poseidone oppure rappresentazioni di Odino e Thor si nota utilizzo di barba e capelli un più lunghi, per questo credo che quella pettinatura venisse portata da alcuni! :D

      Ciao Marco!

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    4. Sì, infatti! Credo che il taglio romano fosse dovuto alla società militare di Roma. Inizialmente, ai tempi dell'Impero Bizantino, Gesù veniva rappresentato "alla romana", ovvero biondo con occhi azzurri, capelli corti e sbarbato, che era l'esatto contrario di un mediorientale dell'epoca.

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  12. Io l'unico Gilgamesh che conoscevo era un supereroe della Marvel, pensa te. :-P
    Scherzi a parte, molto etereo e molto bello.

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    1. Pensa che io invece scopro adesso che la Marvel 'ci ha fatto un supereroe'! :°D
      Grazie per aver apprezzato Pirkaf!! ^_^

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  13. Bello,come sempre.
    Interessante anche il tuo testo mitologico.
    Ciao

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    1. Grazie Carolina! ^_^
      L'Epopea di Gilgamesh è un'opera molto bella e particolare!

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  14. Che non sia un essere mortale lo si comprende all'istante, emerge subito la possanza della figura ma è una maestosità eterea, è il dio del cielo, non ci son dubbi

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    1. Wahh! Grazie Michele! *_*
      An te ne sarà grato! :D

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