Cola-rosso-fino.

Cola rosso fino.
Ieri sera sono stata colta da una connessione istantanea fra tre figure letterario-popolari che mi sono sembrate collegate e ho avuto la voglia di provare a rappresentarle; queste sono Colapesce, Rosso Malpelo e Dalfino.
La prima ve l'ho presentata non presentandovela nello scorso post, le altre due le conoscerete per vie letterarie in quanto una figlia della narrativa verghiana, l'altra ispirata da questa e di provenienza dannunziana. Cosa è che li collega, quindi?
Qui mi tocca spiegarvi un attimo la storia di Colapesce, un ragazzo talmente affascinato dal mare da passare tutto il suo tempo a nuotare e finendo per essere maledetto dalla madre a diventare un essere marino/anfibio, maledizione che, di per sé innocua, a causa di meschine mire altrui gli costerà la vita; Rosso Malpelo, invece, additato da tutti a causa del colore dei suoi capelli, che da credenza popolare vengono associati al diavolo o al maligno, ormai orfano e consegnato al destino che accomuna i reietti, perde la vita disperso in miniera, come agghiuttutu 'ra tera ['inghiottito dalla terra': espressione che in vernacolo viene utilizzata spesso quando una persona non si fa vedere in giro per lungo tempo e che, secondo me, ha delle consonanze con il mito del ratto di Proserpina, ma che in questa sede ho utilizzato più per piacere personale che per reale assonanza con il post]. 
Dalfino, voi direte, si sa che nasca da un'ispirazione della novella verghiana nonostante il personaggio assuma caratteristiche più vicine alla personalità di D'Annunzio che non al verismo di Verga, ma la fascinazione verso il mare e la sua capacità di nuotatore (da cui ne deriva il nome) me lo hanno avvicinato idealmente anche a Colapesce. 
Che D'Annunzio abbia potuto conoscere la leggenda di Colapesce o, più semplicemente, una fortuita coincidenza di idee? A dire il vero non ne ho la minima idea, possono anche non essere minimamente connessi, ma a me è piaciuto giocare con questa intuizione!

A presto!

Post Scriptum:
Riguardo Colapesce esistono diverse varianti: secondo alcune sostiene la Sicilia al posto di una delle tre colonne preposte, vedendola corrosa ed instabile, e a tal proposito mi ricordo di aver sentito qualcosa diverso tempo fa: forse una corrispondenza con le tre punte del triangolo insulare non so se esattamente con i tre 'capi' dell'isola (Capo Peloro o Punta del faro; Capo Passero o Portopalo; Capo Boeo o Lilibeo); la versione cui faccio riferimento io è quella che Calvino ha riportato nelle Fiabe italiane, in cui Colapesce muore a causa di una richiesta del Re. 

A livello ideale e metaforico, probabilmente è il simbolo del legame che i siciliani hanno con il mare, visto sia come un piacere che ristora i sensi e rilassa (Colapesce che nuota e quasi rifugia se stesso nei momenti di svago marino), ma anche come un pericolo (Colapesce che muore negli abissi a causa della profondità insostenibile) o come uno 'scrigno del tesoro' (Colapesce che scopre le colonne che reggono la Sicilia o il magma che si muove sotto l'Etna); quindi anche una metafora dell'attività della pesca e dei suoi rischi, tema che i Malavoglia affrontano a piene mani!

Comments

  1. Io conosco solo la storia di Rosso Malpelo.. ^^
    Dovrei acculturarmi di più! :p

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    1. Ma figurati cosa importa! :D
      È che ho dato io per scontato che tutti i manuali o professori delle superiori mettessero a confronto Dalfino con Rosso Malpelo!

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  2. Ecco: anch'io come ti ho detto non conoscevo la storia di Colapesce...probabilmente ti ho scritto che non l'avevo capita, in realtà non avevo capito bene il film e non conoscendo la storia ero confusa... Ma nel film alla fine lui sostiene una delle tre colonne che reggono la Sicilia, giusto? ( anche di queste tre colonne ne so poco o nulla)

    Dalfino neppure l'avevo mai sentito, ho letto ora qualche sunto ( terribile) per capire meglio e mi sembra di intuire lo stesso legame tra protagonista e natura che trovo nella pioggia del pineto. D'Annunzio lo descrivono sempre molto vacuo e poco reale, ma a me piace proprio per le sensazioni che trasmette pur non dicendo nulla... Va beh, concetti detti male e veloci, spero si capiscano lo stesso!

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    1. Certo che si capiscono e si condividono pure! :D
      A me D'Annunzio piace molto proprio per questa sua tensione molle che lo spinge ad una delicatezza descrittiva incredibile; ho letto Il Piacere diversi anni fa e nonostante la storia in sé sia poca cosa se tirata alle strette, lui ne riesce a dare una visione sublime e, appunto, decadente a suo proprio modo e Dalfino rispecchia già questo tipo di emotività a mio (e anche tuo a quanto pare!) parere!

      Riguardo Colapesce esistono diverse varianti: secondo alcuni sostiene la Sicilia al posto di una delle tre colonne preposte, vedendola corrosa ed instabile, come la versione che conosci tu e a tal proposito mi ricordo di aver sentito qualcosa diverso tempo fa, forse una corrispondenza con le tre punte del triangolo insulare ma non so se con i tre 'capi' (Capo Peloro o Punta del faro; Capo Passero o Portopalo; Capo Boeo o Lilibeo); la versione cui faccio riferimento io è quella che Calvino ha riportato nelle Fiabe italiane, in cui Colapesce muore a causa di una richiesta del Re.

      A livello ideale e metaforico, probabilmente è il simbolo del legame che i siciliani hanno con il mare, visto sia come un piacere che ristora i sensi e rilassa (Colapesce che nuota e quasi rifugia se stesso nei momenti di svago marino), ma anche come un pericolo (Colapesce che muore negli abissi a causa della profondità insostenibile) o come uno 'scrignho del tesoro( Colapesce che scopre le colonne che reggono la Sicilia o il magma che si muove sotto l'Etna); quindi anche una metafora dell'attività della pesca e dei suoi rischi, tema che i Malavoglia affrontano a piene mani!

      Ora sai che faccio? Aggiungo questa interpretazione al post, in modo da dare questo chiarimento! Grazie per avermi chiesto!

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  3. Che bellissimo posto. Le tre storie sembrano tristi ma belle, e mi sembra che tra queste storie ci sia qualche legame... grazie per avermele presentate!

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    1. Di nulla!! :D
      Grazie a te per aver apprezzato!

      A presto!

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  4. Anche io conosco solo Rosso Malpelo. Ho idea che qui al nord i professori si soffermino di più sulla resistenza e il neorealismo come temi ^^

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    1. Eh probabilmente! Perché sono temi molto più vicini alla vostra realtà geografica!
      Qui regnano Pirandello e Verga(oltre ai 'grandi classici' ovviamente) e molto raramente si arriva al neorealismo alle superiori!

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    2. Da noi Pirandello e Verga si fanno comunque ma nomi come Pascoli e Fenoglio (o anche Levi) vengono comunque approfonditi parecchio ^^

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    3. Ecco, Fenoglio ad esempio non l'ho mai studiato e Levi per brevi e rapidi cenni!
      Bella, però, anche questa diversificazione degli studi in base alle aree storico-geografiche!

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