Torno da una piccola trasferta calabrese e vi narro un po' di ciò che è stato!
Innanzitutto, durante il viaggio in pullman, ho fatto molto caso alla vegetazione che si sta preparando alla primavera: un po' dappertutto ho visto gli alberelli che cominciano a riempirsi di gemme e alcuni addirittura già sbocciati in fiori di un rosa acceso che rompe e colora il monocromatismo dell'inverno che sta per salutarci. È stato emozionante e quasi commovente notare quello cui non avevo mai fatto caso.
Fiorellini bianchi e gialli cominciano a colorare i manti verdi formando macchie che ricordano i dipinti degli impressionisti, mettendo una spontanea allegria in corpo. Il paesaggio siciliano si rivela carico e traboccante di queste piccole epifanie che, nella zona calabrese, vengono un po' osteggiate dal territorio e dalla temperatura ancora un po' più fredda rispetto alla nostra.
Come al solito, però, arrivati in loco, abbiamo potuto godere delle delizie culinarie locali!
Una bellezza della Calabria è proprio questa: arricchire qualsiasi piatto con i prodotti autoctoni. Impossibile non trovare le patate 'mbacchiuse silane (cotte al forno e condite con abbondanza d'olio, pancetta o cipolla a propria scelta!) servite come condimento della pizza, oppure come antipasti; la schiacciata, la salsiccia dolce, la nduja, l'immancabile peperoncino, insomma: una regione ricca di sapori che non solo li valorizza proponendoli al pubblico con diverse soluzioni culinarie, ma non eccede nei prezzi, proponendo ottima qualità a prezzi accessibili a chiunque. Addirittura esiste una sorta di fast-food che propone, accanto a panini 'main-stream', quelli conditi con gli ingredienti sopracitati.
Una differenza che si nota nella 'tavola calda', comunque diversa da quella siciliana, è, oltre che nei prodotti per l'appunto, anche nel tipo di pasta impiegata: mentre la tavola calda siciliana si serve di pasta sfoglia o un'impasto salato molto leggero, l'impasto calabrese utilizzato per i calzoni al forno, i panzerotti fritti, le pizzette o le sfoglie, risulta essere più farinoso e consistente, quasi come quello della scacciata siciliana, quindi anche più consistente da mangiare, è ottimo, che si dica e si sottolinei, però di certo, viene più difficile esagerare con i prodotti da forno calabresi rispetto a quelli siciliani se non ci si è abituati, poiché sono molto differenti.
A Catania si soffre un po' questa mancanza di località culinaria, il pesce o la cucina tipica vengono spesso proposti con soluzioni pecuniarie molto elevate che non permettono una grande accessibilità al pubblico.
La cucina siciliana, infatti, per lo più si fa nelle case, si trova dalla nonne o dalle madri, si può trovare a buoni compromessi negli agriturismi, purché i prodotti siano freschi, ma spesso si pecca di noncuranza nei confronti di un patrimonio locale molto forte che dovrebbe essere esaltato e proposto con soluzioni simili a quelle calabresi, la tavola calda è l'unica cosa che si trova ovunque e anche a buon mercato, oppure le granite o i gelati artigianali, le bevande dei chioschi: i prodotti da ristoro o da golosità, insomma!
Eppure, la nostra mediterraneità favorirebbe cucina semplice e spese modiche, infatti spesso io e C. ci industriamo in tal senso, almeno nella cucina casalinga!
Ricotta, tuma e formaggi siciliani dovrebbero trovare più largo spazio ad un più basso prezzo nelle cucine di panifici, pizzerie e attività di ristorazione, sapeste che meraviglia se così fosse!
Intanto, da Cosenza abbiamo portato a casa un po' di salsiccia dolce e piccante, già ieri abbiamo assalito la prima... non dureranno molto, ahimè!
Salsiccia dolce già 'azzannata' come potete vedere! |
Fra l'altro, durante questo viaggio, la madre del nostro amico ci ha portato dalla Puglia alcuni prodotti della zona di Gravina: i funghi cardoncelli (che sono lacosapiùbuonadelmondo!!), buonissimi cucinati con pasta paglia e fieno... ahh!! una meraviglia dei sensi!; una torta salata-dolce fatta con pasta frolla stesa come sfoglia e ripieno di cipolla lunga/porro, uvetta e alici, non ricordo come si chiama (forse Ruccolo), ma le mie papille gustative hanno gioito e ballato per circa 15 minuti dopo l'incontro con questa gioia; un latticino con gorgonzola (la burrata), ottimo e gustoso anche questo.
È stato un fine settimana all'insegna del buon cibo, buoni vini e bevande locali e tanti film di fantascienza, cui il nostro amico è quasi cultore insieme all'horror, meglio di così, non poteva andare!
Alla prossima!
..i prodotti della mia Puglia... uhuhuh! xD
ReplyDeleteSìì! Speriamo di riuscire a fare una capatina anche dalle tue parti prima o poi! :D
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