Kanati, Selu e i due Tuoni.

Alessia H.V., 'Kanati, Selu and the Thunders', watercolour on paper, 2015.

Si ritorna a casa dei Nativi!
Questa volta ho provato ad illustrare un mito molto interessante che trova corrispondenze non solo in tutto il mondo dei popoli nativi, ma anche nelle zone dei Caraibi; si tratta della complessa leggenda di Kanati e Selu e della nascita dei due Tuoni. 
Selu (Granturco), la donna, è la madre che disfacendo il proprio corpo genera il grano in forma mitico-magica per garantire il cibo alla propria famiglia, ma una volta scoperta e creduta strega - nella versione Cherokee - viene uccisa dai due bambini i quali ne seminano le membra per garantire la nascita e la libera coltivazione del grano a tutte le tribù; Kanati (il Cacciatore Fortunato), l'uomo, è il padre cacciatore il quale dispone di un'infinita riserva di animali di ogni sorta rinchiusi in una grotta, animali che verranno liberati dagli stessi bambini i quali genereranno, così oltre al raccolto, l'attività della caccia. E fino a qui si può bene intravedere la discendenza e l'origine mitica delle attività di sostentamento principali non solo della tribù native, ma degli uomini di tutti i tempi.
Ma chi sono i due Tuoni?
I due Tuoni sono proprio i due bambini, conosciuti dai Creek come i gemelli Buttato-via e Ragazzo-della-capanna, che compiono la liberazione del mondo vegetale e animale affinché l'uomo ne possa disporre - seppur con il dovuto rispetto - e affrontano una serie di avventure dalle quali ricavano il potere magico, ovvero quello del tuono e del fulmine come rivelano chiaramente i Creek. 
Le loro origini sono diverse: quello che ho rappresentato in basso, vicino alla madre Selu, è il figlio o il bambino che vive insieme con le due figure leggendarie (ovvero Ragazzo-nella-capanna), il bambino in alto che sormonta tutta l'illustrazione è il figlio 'non-voluto' che le leggende narrano nato da un grumo di sangue o dalla placenta abbandonata nell'acqua di un lago o un fiume e che gli animali hanno cresciuto (Buttato-via). Sarà proprio Buttato-via, dotato di alcuni poteri magici dalla nascita, ad avvicinare il fratello umano e aiutarlo a liberarsi e a liberare le forze naturali, entrando in un primo aperto contrasto con il padre ed intraprendendo successivamente il viaggio che li ricongiungerà ai genitori - come se la madre non fosse in realtà morta ma avesse soltanto mutato forma per compiere il suo  ruolo nel mondo sensibile.
Trovandosi a questo punto, a questa fine del cammino, all'estremo orizzonte umano e terreste, i due bambini si stanzieranno in cielo, dove risiedono e si generano fulmini e tuoni!

Buttato-via l'ho rappresentato con quell'espressione un po' spocchiosa perché è una figura particolare, già sapiente, mentre Ragazzo-nella-capanna è ovviamente stupito e spaventato da tutto ciò che grazie al fratello gemello scopre, è più umano.
Ho realizzato il disegno tracciando le quattro figure principali con un colore a matita viola e poi mi sono lasciata trasportare dai pennelli! :D

Per questo percorso sulle leggende dei nativi Americani sto usufruendo di questo testo:
- G.E. Lankford, "Leggende degli Indiani d'America".

Al prossimo mito!!
A presto!

Comments

  1. Forse quel libro ce l'ho anch'io... Ma non l'ho mai letto. Che leggende complicate però!
    La madre ti è venuta veramente bene, anche il resto in realtà...XD ciao!

    ReplyDelete
    Replies
    1. Ciao Clyo!! Grazie infinite! *_*
      Complicate è dire poco @_@
      Il libro è come se fosse un testo da studio, quindi ci sono mille spiegazioni e collegamenti fra miti, ma ti assicuro che non è stato facile per me affrontarlo e provare a comprendere queste storie!!

      Delete
  2. Qui ti sei superata. Corpi plastici ma cartooneschi, quasi uno stile disneyano di fine anni '90.
    Colori perfettamente miscelati, caldi e profondi... Brava!

    Moz-

    ReplyDelete
    Replies
    1. Grazie Muozzz!! :D
      Non so cosa sia avvenuto, ma questa volta ce l'ho fatta a dare l'effetto acquoso! :°D

      Delete
  3. E' un disegno bellissimo! Caldo come sai fare tu

    ReplyDelete
  4. Oh-oh, un acquerello, che è uno dei miei medium preferiti per le trasparenze dei colori *_*
    Molto belli i colori e anche l'idea della metamorfosi del braccio in frumento.

    ReplyDelete
    Replies
    1. Grazie Ivano! :D
      Finalmente sto imparando a maneggiarlo questo medium! :°D

      Delete
  5. Che storia complicata (e a tratti raccapricciante)!
    Mi piace molto la madre e le sagome degli animali! xD

    ReplyDelete
    Replies
    1. Nyu non sai di quante cose raccapriccianti sono pieni questi miti, come se ci fosse un'animalità di fondo che però non viene celata da un qualche tipo di morale proprio perché la si doveva considerare all'epoca come naturale!

      Quei cervi sono il mio orgoglio, avevo una paura matta di sbagliare, ma ce l'ho fatta! :°D
      Graziee! *_*

      Delete
  6. Sono sollevato dal sapere che la madre non è morta ma che ha solo mutato forma. Stavo già versando litri di lacrime....

    ReplyDelete
    Replies
    1. Ahaha Obs! Allora non ti consiglio di leggere il resto del libro a meno di procurarti una giara da tenere a fianco! :°D
      Come dicevo a Nyu le uccisioni e le tagliate di testa sono presentissime in queste leggende, spesso paiono ingiustificate e questo è uno dei motivi per cui mi è risultato difficile capire certi passaggi o certe storie! ^^

      Delete
  7. Il tratto è veramente ben misurato, anche l'equilibrio dei colori. Veramente un bell'acquerello.

    ReplyDelete
    Replies
    1. Grazie Arianooo! *_*
      E grazie x2 per la segnalazione sul blog di Romina! *_*

      Delete
  8. Quei colori sono perfetti!

    Ispy 2.0

    ReplyDelete
  9. Bellissima la storia, che hai reso mirabilmente *__* È un vero spettacolo il risultato che hai ottenuto: colori, disposizione dei personaggi, elementi dello sfondo che "raccontano" la leggenda... Uau! Bravaaaa!
    Un abbraccio ^^

    ReplyDelete
    Replies
    1. Grazie Glòòò! *_*
      Sono felice che ti sia piaciuto questo lavoro (lo ammetto: ne sono un po' orgogliosa anche io, ma non per pura vanità, semplicemente riconosco di avere fatto un passo in più rispetto ai precedenti lavori svolti con la stessa tecnica! Della serie: ce la posso fare! :°D).
      Grazie dei super complimenti, veramente mi hai fatta tanto felice! *_*

      Delete
  10. Alessia, questa nuova illustrazione è fantastica!

    ReplyDelete
    Replies
    1. Grazie Niick!! Ahah, eh sì stavolta m'è riuscito di farne una decente! :°D
      Scherzo, grazie infinite! ^_^

      Delete
  11. bellissima l'illustrazione, favoloso, come solo i miti sanno essere, quello che hai raccontato tu

    ReplyDelete
    Replies
    1. Grazie Pataa!!
      Felicissima di averti trasmesso questa sensazione/atmosfera! ^_^

      Delete
  12. Ipotetico film della Disney, il Saggio Capo della tribù narra ai giovani le leggende che si tramandano di generazioni in generazioni. Il tutto è reso visivamente con un sovrapporsi di scene che sfumano una sull'altra quasi come un sogno.
    Forse ho visto troppi film della Disney :D ma questo tuo bellissimo disegno mi ha evocato questa, chiamiamola visione/ricordo ^^

    ReplyDelete
    Replies
    1. Wahh! *_*
      Bellissimo questo commento Michele, si sente proprio che ti è piaciuto!! Grazie!

      (la tua visione mi ricorda 'I racconti dello Zio Tom'! :°D)

      Delete
  13. Adoro i miti e questo disegno è davvero fanstastico! I colori caldi vedo che sono i tuoi preferiti e sai usarli davvero bene. Anche a me la rappresentazione sa molto di onirico... complimenti :)

    ReplyDelete
    Replies
    1. Grazie Lola! :D
      Sto cerando anche a modo mio di far conoscere questa cultura che molte volte viene 'ridotta' a totem e lupi, ma che è in realtà ricchissima! ^_^

      Un salutone!

      Delete

Post a Comment

Here you can share your thoughts