Piogge di Settembre

Settembre è cominciato ed ha portato con sé un bel po' di acque dei cieli.
Per la verità già nelle ultime settimane d'agosto qualche temporaluccio aveva cominciato a farsi strada con mio assoluto bene stare, dato che l'umidità stava arrivando a livelli estremi; di fatti, qui a Catania, tranne  in quei rari casi di caldo 'secco', più che sudare 'si 'mpica', ovvero 'si appiccica'.
Chiunque venga qui nei periodi estivi può sentire le persone confrontarsi sull'umidità incombente, argomento di aggregazione e socializzazione fra conoscenti, inquilini e persino estranei, motivo di discussione che le nonne adorano solitamente poiché ne conseguono una serie infinita di lamentele su 'stu tempu ca ommai non si capisci cchiù comu è' [questo tempo che ormai non si capisce più come sia] o sulle zanzare 'ca mi mangianu viva astanotti!' [mi hanno mangiato viva stanotte!], nemiche giurate delle carni scoperte.
Quindi un po' di fresco e di pioggia, di soave odore di terra bagnata, di ristoro, qui a Catania serviva a tutti, tanto per andare al mare c'è tutto l'anno disponibile; qualche anno fa il 24 dicembre c'era da girare con maglietta e felpina leggera, o a Novembre, durante i giorni dell'estate di San Martino, solitamente fa parecchio caldo, come anche Ercole Patti descrive:

«Nella prima settimana di novembre il tempo diventò bellissimo. L'estate di San Martino quell'anno fu più lunga e mite del solito. Il sole nelle ore di mezzo e del primo pomeriggio scaldava come nel mese di settembre.»

L'autunno, qui, è una stagione davvero gradevole, tiepida ma fresca, piovosa ma solare e se ci si addentra nelle zone montane tutto si colora di foglie caduche, mentre il mare mantiene tutto il suo blu ed il suo calore.

AHV, [H]old(ing) memories, digital 2013.
Questo disegno, oltre che rappresentare un tema piuttosto autunnale è anche nato da alcuni ricordi d'infanzia ascoltati da mia nonna e che non le avevo mai chiesto; riguardavano il periodo della guerra e dove fossero fuggiti per trovare un posto più sicuro della città colpita dai bombardamenti e mi ha detto che erano andati a vivere in alcune case in campagna nella zona di Giarre-Riposto, dove addirittura cadde una bomba rimanendo, per fortuna, inesplosa.
Mia nonna mi ha raccontato anche che da quella strada passarono gli americani quando avvenne la Liberazione e da lì proseguirono verso Acireale e di questi fatti sapevo qualcosa grazie ad un libro di Enzo Marangolo, Un posto tranquillo, il cui titolo ironico si riferisce proprio alla cittadina di Acireale resa tormentata ed in subbuglio dalla guerra e dal passaggio di truppe di diversi eserciti.
All'epoca non apprezzai moltissimo lo stile narrativo di Marangolo, molto asciutto ma ne avevo carpito l'intento storico, diciamo così, ma è comunque diverso potere ascoltare testimonianze vive di chi le ha vissute, addirittura ricordava che le fu detto di dire agli americani 'Halò! Viscotta!', ovvero 'Hello, biscotti!' per farsi lanciare le provviste che questi tenevano nei carri armati e nei furgoncini.

Qui a Catania, al Centro Fieristico le Ciminiere, diversi anni fa è stato allestito il Museo dello Sbarco, che in prima istanza doveva essere temporaneo, ma ha fatto talmente successo da diventare permanente.
Offre un ottimo percorso negli eventi di quel periodo dall'inizio della guerra fino allo sbarco degli alleati con tanto di plastici e ricostruzioni di vicoletti cittadini che ricreano l'atmosfera attraverso accorgimenti scenici e registrazioni sonore, una stanza che riproduce un rifugio contro i bombardamenti in cui si sentono allarmi, bombe, urla e che trema realmente allo sgancio degli ordigni, bunker e alcune statue di cera che ritraggono i personaggi politici in gioco nello scacchiere bellico.

dal web - diritti dell'autore di immagine.
Insomma, da una cosa ne ho trattate altre dieci, spero non sia dispiaciuto a nessuno!
A presto!

Comments

  1. Anche qui è piovuto un po' la scorsa settimana.. spero che certe giornate calde e afose siano terminate per questa stagione!

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  2. Mi interessa molto di questo libro, lo leggerò appena l'avrò trovato.
    Anch'io ho ascoltato da mia nonna come aveva sfuggito i bombardamenti durante la guerra.
    Ma ora mia nonna non c'e più.

    Dopo la guerra, da noi i bambini chiedevano i dolci ai soldati americani dicendo "Give me chocolate!"

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    1. Mi dispiace... io non avevo mai parlato con lei di certe cose e ho pensato fosse giusto farlo e ne è venuto fuori un ricordo bello e dolce in un momento di difficoltà, per questo mi ha ispirata! ^^

      Il libro si trova facilmente su Amazon Italia:
      http://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85Z%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=enzo+marangolo

      È edito dalla Bompiani, se ti servisse per il reperimento! ^_^

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    2. Grazie! Sicuramente lo leggerò. Quando ordino i libri ad Amazon, ne ordino tanti in una volta per risparmiare le spese di spedizioni. Fra poco finirò tutti i libri che ho comprato in Italia a maggio, poi li ordinerò..

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  3. Qui è stato afoso fino a qualche giorno fa ma adesso fa un clima splendido, spero che tenga ^^

    Mio nonno (che era una decina d'anni più vecchio dei miei altri nonni) durante la guerra era soldato, di stanza in Puglia (per sua gran gioia, visto che parlava praticamente solo il dialetto di Asti - e gli andò bene perché avrebbe dovuto partire per la Russia ma il giorno prima gli venne la varicella e fu messo in quarantena. Della sua divisione non tornò nessuno - quindi devo ringraziare la varicella se sono qui adesso) e mi ricordo che raccontava che l'unica frase in inglese che aveva imparato dagli americani era "Tomorrow Galatina", dettagli da un ufficiale che voleva, appunto, farsi portare a Galatina ^^

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    1. I ricordi di guerra dei nonni forse sono le testimonianze più belle e più vere di quel periodo, perché avvicinano i fatti della Storia alla storia dei singoli; è interessantissimo leggere queste cose!

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  4. Figurati! Questi racconti non annoiano nessuno, anzi io, che non ho nonni, li trovo interesantissimi! Anche il disegno è molto evocativo, sembra una foto d'altri tempi.

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    1. Grazie Clyo! Era un po' l'idea del ricordo che me lo ha suscitato :)
      Eh sì,io l'ho fatto molto raramente, di ascoltare i racconti dei nonni, ma ultimamente ho riscoperto questo piacere, diciamo così! :D

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