Sicilianità Letteraria V ed avventure sul palcoscenico: Giovanni Verga.

Il mese di luglio mi ha vista impegnata in un'esperienza cui sono stata coinvolta da C. a sua volta ingaggiato da terzi, ovvero la preparazione di uno spettacolo teatrale basato su una novella di Verga: Libertà.

La novella in questione è molto breve e raccoglie in immagini d'insieme il tumulto della rivolta di Bronte nei
mesi estivi del 1860, durante la quale gli abitanti del paese del catanese mossero contro i nobili locali con indicibile violenza, trucidando chiunque si presentasse al passo. I motivi della rivolta sono facilmente riconoscibili nella povertà di questi contadini, manovali e artigiani sfruttati dai 'baroni e dai cappelli' e sullo sfondo dell'impresa garibaldina si proclama una ritrovata libertà che porta in grembo la giustizia dell'umile, risolta in pratica con una agognata suddivisione delle terre.
Ovviamente le cose non vanno come dovrebbero, i rivoltosi vengono fermati e uccisi dagli stessi garibaldini - motivo per cui, ancora oggi, si hanno dissapori storici e contraddizioni evidenti con la figura di Garibaldi da parte della memoria storico-popolare siciliana - e tutto ritorna come prima, in pieno stile verghiano.

Di Libertà ho apprezzato molto questa sintesi che lascia spazio ad una coralità che diventa voce unica, che non delinea personaggi precisi ma ne da solo brevi accenni, che sembra quasi più uno sfogo che un racconto storico, ma che nella sua asciuttezza sa essere incisiva; il nostro copione era ovviamente diverso, contava di diversi personaggi parlanti fra garibaldini, popolani semplici, nobili e rivoltosi e il canovaccio incastrava descrizioni tratte dalla novella con dialoghi di e vicende di pura invenzione. Io e C. da semplici comparse ci siamo trasformati in due figuranti: lui un ufficiale garibaldino, io la giovane nipote di una anziana donna (personaggio di punta dello spettacolo) cercando di fare quello che potevamo poiché totalmente bianchi in quanto a recitazione! 

Ma ultimamente Verga l'ho incontrato in due diverse occasioni ma per motivi correlati: durante il mio ultimo esame all'università e sul quotidiano locale.

Nella prima situazione una ragazza stava facendo una tesi di filologia sul testo della Cavalleria Rusticana studiando direttamente i manoscritti, dicendomi che alcuni documenti erano stati ritrovati da pochissimo e non erano nemmeno presenti in Sicilia; qualche settimana dopo, circa un mese, al tg ho cominciato a sentire notizie riguardo una certa parte del patrimonio dei testi verghiani che stava per essere venduto ad un'asta fra privati e che la sezione di Tutela dei Beni Culturali dei Carabinieri è riuscito a recuperare in tempo, ma l'inghippo rimaneva sempre lì: i documenti non sono stati ancora riportati in Sicilia.
Pare che il sindaco di Catania abbia fatto richiesta di restituzione, in quanto la città è sede natale di Verga o comunque quella in cui lui visse se si considerano le dispute che ne collocano la nascita in quel di Vizzini, ma tuttora non si hanno aggiornamenti decisivi né appelli specifici della Regione Siciliana, vedremo come andrà a finire, insomma!
Intanto, immagino già la trepidazione che potrebbe fare eco ad un ritorno di questi documenti in patria, in quanto parte dell'ateneo catanese comincerebbe a sfornare studi copiosi su di essi e forse anche la casa-museo di Verga tornerebbe un po' alla ribalta (questa, stavolta, la conosco e l'ho visitata per ben due volte grazie alle gite scolastiche!). 

Vi terrò ovviamente aggiornati se le acque si muoveranno,
a presto!

Comments

  1. Questa novella non l'ho mai letta ma sicuramente ce l'ho in qualche raccolta.. :p
    Chissà che emozione organizzare una cosa del genere.. io sarei gasatissima! xD

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    1. Effettivamente le serate degli spettacoli (ne abbiamo fatte due) sono state parecchio divertenti e soprattutto non avevo mai fatto una cosa del genere, quindi è stata simpatica come esperienza, però il momento delle prove alla lunga è stressante :/
      Sentire miriadi di volte le stesse cose o ripeterle spesso fa scemare l'adrenalina! Meno male che l'effetto della 'diretta' è sempre potente! :D

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  2. Nemmeno io ho mai letto questa novella, ma prima o poi dovrò dedicarmi come si deve a Verga, anche rileggendo i romanzi! Spero vivamente che i testi di Verga salvati dall'asta possano trovare una giusta collocazione nella sua Sicilia e che diventino un'importante fonte di studio! Attendo novità positive! ;)

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    1. Io pensavo che forse Verga nelle novelle riesca a rendere meglio... non so, è un'idea, ma una narrativa come la sua rischia di diventare una 'morsa' troppo stretta per un racconto più lungo, difatti nel Mastro-don Gesualdo questo si nota eccome... comunque, speculazioni da verificare! :D

      Se ci sono novità ovviamente le riporterò! ^_^

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  3. Che emozione! Uno spettacolo teatrale!!! Io adoro queste cose :-)
    Speriamo che i testi di Verga tornino a casa!

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    1. Ahaha! :D Come dicevo a Nyu i momenti vissuti durante gli spettacoli sono stati simpaticissimi e mi hanno divertita, è stata una simpatica esperienza fra costumi, service e trepidazione! :D

      Eh sì!! Chi lo sa che non arrivino prima o poi!

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  4. Non sapevo di questo, ma ho letto solo "I Malavoglia"... spero che questi manoscritti tornino presto a Catania...

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    1. Speriamo!
      Più che altro sarebbe una bellissima occasione di studi, oltre che un recupero piuttosto importante!

      Intanto posso consigliarti qualche novella come 'Rosso Malpelo' e 'La Lupa', 'Libertà' è anche un bellissimo testo che mi spinge ad indagare sul Verga novellista! :D

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