Domenica domenicale

Citando un vecchio slogan targato mio papà, apro questo post di ricognizione su alcune ultime attività svolte in questi giorni di più rilassati tempi (nonostante non abbia ancora ultimato del tutto la corsa).
Intanto un'osservazione veloce sulla domenica meravigliosamente silenziosa o comunque poco rumorosa che si respira e vive nella mia zona solitamente ipertrafficata nei giorni feriali; l'arrivo del fine settimana è una goduria per i sensi, dato che durante gli altri giorni è possibile assaporare di un po' di silenzio solo in un momento fra le 15 e le 15:45, ma per fortuna con l'arrivo dei mesi più caldi la situazione si stabilizza e raggiunge il culmine ad agosto, quando metà città parte o passa le giornate al mare (nei lidi della Playa n.d.A.) e chi rimane in casa sta in pace anche se intrappolato ed intorpidito dalla calura.

Con le sinapsi i cui collegamenti avvengono più o meno alla stessa velocità di movimento di un bradipo, ho avuto il tempo di fare qualcosina e di pensare di mostrarvene qualcun'altra, cominciamo quindi!

Qualche settimana fa, non so nemmeno più io quando dato che gli ultimi due mesi non mi sono accorta nemmeno fossero esistiti, a pranzo c'era poco in casa e nonostante io mi sia nutrita generalmente di quello che trovavo o che la pazienza di mamma mi preparava, quel giorno mi era tornata la voglia di fare qualcosina con quello che avevo, nello specifico: mozzarella, pomodorini, tonno e un pezzo di pane.
Ho acchiappato la padella e ho messo a soffriggere un po' di olio, dopo qualche secondo ho tagliato e aggiunto i pomodorini; quando hanno cominciato a 'rattrappire' pur rimanendo succosi e morbidi, ho messo il tonno al naturale e ho lasciato che si cuocesse veramente per pochissimo insieme al resto, il tempo di creare un sughetto che unisse un po' tutti i sapori, a questo punto ho messo i pezzettini di pane per fargli prendere calore e assorbire un po' di sugo. 
La mozzarella avevo all'inizio pensato di tagliarla in mezzo, ma ho realizzato che avrebbe impastato tutto senza senso, quindi l'ho messa per intero nel piatto fondo per creare poi un sapore fresco in modo da contrastare quello tiepido del cucinato, che le ho messo attorno con un po' d'olio e le spezie (se ricordo bene origano e maggiorana). Ovviamente il tempo di fare le foto e la mozzarella si è in parte riscaldata ed è fallito il piano, ma vi assicuro che ho mangiato ugualmente di gusto e mi sono 'arricriata' (voce del verbo arricriare: godere; letteralmente ri-creata: creata di nuovo, ristorata dato il profondo piacere sperimentato), ed il risultato visivo è stato questo, magari la foto non rende, ma ormai ci sono abituata:

Se in casa si hanno pomodori, olio e mozzarella si può fare qualsiasi cosa!
Salendo a stendere, sempre in un indefinito giorno passato, mi sono accorta che nel muretto della terrazza sono 'incastonate' alcune mattonelle decorate, ce ne sono tre esattamente, ma se ne vede bene soltanto una che ho fotografato stamattina per mostrarvela e per prendere uno spunto per le prossime decorazioni di ceramiche, purtroppo ultimamente accantonate causa spese per la facoltà e tempo inesistente o volutamente dedicato ad altro; eccovela qui:

Da notare la firma di qualche artista dei cieli di passaggio!
Si vedono di scorcio anche le altre due, ma vi assicuro che il tempo è talmente umido e c'è una luce atmosferica talmente bianchiccia che gli occhi faticano a mettere bene a fuoco le immagini, quindi ho fatto questa foto quasi alla cieca, approfitterò di tempi migliori per fotografare le altre, intanto c'è scappato uno scatto alla policromia dei cotti del tetto:

Creano quasi un mosaico ambientale., oltre che avere degli scorci d'ombra fantastici.
Anche in questo caso ho intenzione di sfruttare meglio il favore di luce per catturare delle atmosfere che non sono sfuggite all'occhio in diversi momenti e che ritengo parecchio affascinanti da mostrare; vedremo cosa potrò e saprò fare! :)

Le sperimentazioni 'disegnative' in digitale continuano, ho delle idee da sviluppare e forse ne realizzerò qualcuna, anche se a me i progetti non riescono quasi mai, perché come tentavo di spiegare nel post precedente quando mi auto-induco ad un fine disegnativo difficilmente riesco a far passare la spontaneità dell'idea e nel tratto questo si vede in modo evidente perché assumo una linea più costretta ed immobile; sto comunque cercando di gestire questo binomio per poterlo controllare meglio e raggiungere buoni risultati anche 'sotto richiesta', personale o di terzi, e nel frattempo gioco come mi pare con le matite e con la tavoletta grafica, perché mi piace tantissimo inventarmi o provare approcci nuovi!
A giorni successivi rimando altre simpatiche scoperte fatte, sperando che ne vengano delle altre di cui, con calma, si discuterà; buona giornata e buona domenica! 

A presto!
:D

Comments

  1. Posso dirti che per me è strano pensare di salire su un tetto ( o dove?) per stendere? Immagino abbiate i tetti piatti tipo terrazzi che si vedono nei film su Roma... Per me non è una realtà molto conosciuta ed è strano pensarci.
    Qui invece sono rari anche i balconi... Pensa tu!
    ... E la mozzarella... Quanto vorrei una mozzarella adesso!

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    1. Ahahah! :D
      Sì qui in media tutte le palazzine più datate hanno un terrazzino sul tetto, diciamo che il tetto è diviso in due porzioni nel mio caso: una 'a capanna', classica con le tegole in cotto come copertura e l'altra è una terrazza piccolina in cui ci sono le giare, una piccola tettoia e i fili per stendere!
      Voi forse avete tutte coperture a capanna più classiche no? :o

      Riguardo ai balconi so che anche in certe zone del Nord-Italia sono poco diffusi! Qui sarebbe impensabile, tant'è che quando manca un balcone sul lato interno delle palazzine ci si preoccupa subito su dove fare la veranda o dove stendere quando si sta in piani intermedi! :°D
      Il cortile in passato era un centro focale delle abitazioni, mi sa che ne parlerò qualche volta va! :D

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    2. @Clyo: quando venne a trovare la mia famiglia una famiglia inglese (amici di mia madre), la figlia adolescente rimase scioccata dall'idea di stendere la biancheria intima sul balcone XD

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    3. Qui si stende nel giardinetto sul retro, che è coperto da pannelli di legno, per cui non ci sono sguardi indiscreti. Il fatto è che stendono anche se potrebbe piovere in ogni momento... Non so come facciano a capire quando ci sono solo nubi e quando invece pioverà, ma quasi sempre ci azzeccano! ... Ogni tanto se ne fregano e lasciano la roba alla pioggia....
      (Noi per fortuna abbiamo l'asciugatrice)

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  2. Anche qui da me le case vecchie hanno tutte il terrazzino, compresa la mia.. anche se mio padre ha fatto dei lavori che hanno rovinato tutta la rusticità della casa.. che tristezza!
    Il prodotto tipico del mio paese è la mozzarella! xD

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    1. uhauahauahua magari è appunto tipico del centro sud l'uso della terrazza! :D

      Buona la mozzarella ç_ç

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  3. Qui da noi si stende sul balcone (quello lato cortile che a Torino sono severi sul decoro della città e se stendi lato strada ti fanno un mazzo a tarallo), il tetto di casa mia non so neppure come è fatto (o come ci si acceda) ^^

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    1. :D Figurati che in una casa in cui ha abitato mia nonna, oltre alla terrazza, c'era la scala a chiocciola che portava direttamente sul tetto a spioventi! Ovviamente era la felicità dei suoi gatti e anche la mia perché c'era un bel panorama!

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  4. Che piatto semplice ma delizioso... vorrei provarlo anch'io...
    Le tue foto mi fanno venire la nostalgia...

    L'altro giorno ho visto un programma sulla Sicilia alla tv e mi è venuta una gran voglia di tornarci...

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    1. Beh per l'estate è un'ottima meta se si riesce a non beccare quelle due/tre settimane di caldo soffocante! ^_^
      Chissà se lì da voi vengono esportati alcuni prodotti tipici come le mozzarelle! Non so bene come funzioni! :0

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